Alimentazione Anziani Costucci

Alimentazione negli anziani

Quando sentivo dire da ragazza la citazione “siamo quello che mangiamo” non mi rendevo veramente conto delle reali implicazioni che questa sintesi perfetta comporta in ciascuno di noi, queste infatti sono progressive come un effetto domino, sono sempre più invalidanti, e si “sposano” perfettamente con il tanto temuto “invecchiamento precoce o disfunzionale” che sta dilagando a macchia d’olio.

Ma cosa comporta davvero invecchiare?

Non si tratta certo di accettare benevolmente qualche ruga in più sul volto, o qualche capello bianco che cercheremo di tollerare, o ancora di sopportare i dolori alla schiena, tipici di questo periodo della vita. Se è vero che “di qualcosa si deve perire”, ritengo doveroso essere pienamente responsabili di questo immenso dono, e questo comporta continuare a prendersi cura di sè sia dal punto di vista fisico, mentale ed emozionale. Mangiare ed assimilare bene anche durante l’età avanzata è pertanto fondamentale per invecchiare bene, ed adesso ti spiegherò le basi di come tutto questo possa essere possibile, e alla tua portata, se seguirai le strategie che ho perfezionato all’interno del programma nel mio Metodo!

Ultimamente poi tendiamo a dimenticare che quando anziani, dovremmo tornare ad ESSERE comunque un esempio per la comunità, pur con le limitazioni che ci caratterizzano, e per questo motivo dobbiamo DIVENTARE nuovamente persone responsabili, cioè abili a rispondere a tutti quei cambiamenti fisici e psicologici che l’interazione con l’ambiente esterno è in grado di accelerare o rallentare.
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Ma cosa significa diventare persone anziane responsabili nell’invecchiare bene?

Significa ad esempio rallentare e minimizzare l’impatto di:

  • La riduzione della statura ed il peggioramento della postura.
  • Riduzione del peso “giusto” cioè quello muscolare, contrastando quindi il processo chiamato sarcopenia.
  • L’aumento della massa grassa soprattutto nelle aree più pericolose per la salute, cioè quelle addominali.
  • La demineralizzazione dello scheletro, presente in entrambi i sessi sebbene più accentuata nelle donne, con aumento del rischio di rottura o frattura di ossa importanti, immobilità e perdita di ulteriore massa muscolare, insieme ad altre conseguenze a effetto domino.
  • La disidratazione a cui quasi tutti vanno incontro e della quale non ci si occupa, questo comporta molti effetti negativi sia nell’immediato che a lungo termine, sia sul rene, sulla prontezza della nostra mente, sia il buon funzionamento delle cellule degli organi così cruciali per noi.
  • L’infiammazione cronica troppo elevata rispetto a ciò che è effettivamente richiesto per avere uno stato di saluto buono.

Quanto fin qui detto, rappresenta una sintesi esasperata di considerazioni e dati scientifici inconfutabili che non posso trattare con la necessaria cura in questo articoletto.
Quando una donna anziana o un uomo anziano decidono di riprendere la propria vita in mano, devono pertanto cercare aiuto in un medico che sappia come guidare in totale sicurezza, con passi semplici ma efficaci, senza dover stravolgere le proprie abitudini, innovando e non basandosi su informazioni e concetti sorpassati, o più frequentemente limitandosi a dare alla persona indicazioni generalizzate e non chiare, che non porteranno mai ad alcun risultato tangibile e stabile nel tempo.

Voglio elencare alcuni esempi su come una alimentazione corretta e specifica, personalizzata può trasformare la tua quotidianità in meglio.
Se l’apporto delle proteine giornaliere viene calcolato correttamente, se c’è una valida alternanza tra le varie tipologie delle stesse, se ci si preoccupa di andare a valutare uno stato di malassorbimento che pregiudica ad esempio i vantaggi dell’alimentazione proteica ed aminoacidica, riusciremo a contrastare e rallentare la sarcopenia ed il beneficio sarà tale per cui la persona non subirà una brusca limitazione nello svolgimento delle comuni attività quotidiane.

Dato che il cuore è un muscolo, avremo anche una azione di protezione sullo stesso, le ossa stesse saranno più protette da eventuali fratture. Ricordo che le fratture in età anziana costituiscono un fattore cruciale nel peggioramento della qualità della vita quotidiana. Anche la progressione di fenomeni come la riduzione della forza, della potenza e della resistenza muscolare risulterà meno pervasiva, dando la possibilità di una certa autonomia e migliorando il senso di autostima e di rispetto per sè stessi.
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Altri benefici dell’alimentazione anziani

Un altro beneficio di una alimentazione studiata ad hoc, risulta essere un abbassamento del numero di casi chiamati obesità sarcopenica, tale condizione porta con sè disabilità, mortalità e morbilità è tutto questo proprio perché coesistono una scarsa massa muscolare con l’obesità. E’ di inestimabile valore in questa età poter mantenere il tuo metabolismo basale su livelli accettabili, perché quando questo scende troppo, sarà sempre peggio e avrai una moltitudine di altre conseguenze (di nuovo effetto domino negativo) dovute alla drastica riduzione del tuo dispendio energetico quotidiano (Kcal).

Tutto questo è influenzato sempre dalla contemporanea presenza di obesità e sarcopenia. Ma non voglio parlare solo di educazione alimentare per quanto concerne mangiare e bere! Non penserai davvero che la “storia dei vantaggi” di qualche ora settimanale dedicata ad una attività fisica moderata e costante sia una mera bugia!

Hai bisogno di mantenere attive delle buone abitudini di vita, di continuare a coltivare dentro di te pensieri rivolti alla gratitudine per ogni giorno che arriva, al godere del momento presente in ogni modo, sviluppare una mentalità di centratura e non di “lamentela” su ovvietà che non portano a nessun cambiamento. Sarà necessario anche allenarsi a accendere di nuovo emozioni dentro di noi, cercando di stupirci per il miracolo della vita, invece che crogiolarci in emozioni di apatia, frustrazione, tristezza per i bei tempi passati, perché ogni momento è degno di essere vissuto con passione.
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Cosa vuol dire tutto questo?

Forse non sei a conoscenza di quanto il tuo modo di pensare, o le tue emozioni negative possono limitare la liberazione nel sangue di importanti molecole chiamate neurotrasmettitori, queste influenzano fortemente anche le risposte del corpo ed il tuo comportamento, le azioni che farai o meno. E si, il corpo ubbidisce alle emozioni ed ai pensieri, è tutto questo è già parte del tuo bagaglio ma solo a livello generico ed inconsapevole. Ma ancora non stiamo parlando di quanto mangiare e soprattutto come, so che te lo stai domandando! Lascia che ti racconti ancora qualcosa, e dopo avrai più chiarezza.

Ti ricordi che in questi ultimi anni si è parlato spesso di categorie a rischio maggiore?
Ti ricorda qualcosa la parola “anziani fragili?”

Le donne e gli uomini di età superiore a sessantacinque anni, che alcuni definiscono ”anziani” non sono certo tutti uguali, infatti alcuni lo sono su base anagrafica, e godono di una buona salute, con una età biologica migliore, altri invece sono quelli che si ammalano più frequentemente, e portano con sè gli esiti di malattie che li continueranno a limitare nelle proprie attività, diventano pertanto meno autonomi, meno abili, si sentono emotivamente troppo frustrati e si lasciano andare.

Adesso domandati:”chi voglio essere per i prossimi venti anni o più?”
Inutile avere raddoppiato l’aspettativa di vita rispetto agli inizi del secolo scorso, se poi ci lasciamo sfuggire questo vantaggio perché non lo sappiamo apprezzare.

I miei consigli per chi si trova in questa interessante epoca della vita pertanto nascono dalle seguenti credenze:

se vuoi fare la differenza non devi concentrarti adesso su cosa mangi oggi o quanto, ma sull’insieme delle tue nuove abitudini che svilupperai in ambito nutrizionale, sul tuo nuovo mindset potenziato, sulla tua rinnovata capacità di suscitare dentro di te emozioni potenzianti piuttosto che disfunzionali. Infine una ulteriore credenza che devi assolutamente sfatare è riferita al ruolo che si è sempre dato in passato alla costituzione genica, certo che questo è un bel biglietto da visita, ma non deve essere preso come l’unica carta da giocare. Il mio consiglio è quello di focalizzarti di più sul ruolo della epigenetica, ovvero la risultante delle tue interazioni con l’ambiente che ti circonda.

È’ opportuno quindi conoscere i trucchi per interagire con esso.
Primo, scegliere il metodo educativo alimentare giusto, poi  è oltremodo fondamentale dimostrare dedizione alle varie forme di attività fisica che puoi praticare a qualsiasi età, è cruciale mantenere la fermezza nel digiunare da fumo, eccesso di vino e amaro del dopo pasto (eccezione una volta a settimana), devi porre attenzione alla necessità di essere sempre ben idratata/o, a dormire bene e profondamente.

Il concetto di alimentazione deve essere a mio avviso ampliato ad almeno sei forme di alimentazione cruciali per invecchiare bene.

La prima forma di alimento è il cibo, che nutre l’insieme degli organi, la seconda forma sono i pensieri ovvero il cibo della mente, le emozioni sono le “pietanze” che nutrono il cuore, la quarta è rappresentata da una corretta assunzione di acqua, poi abbiamo il cibo per i muscoli ovvero l’attività fisica ed infine gli alimenti dello spirito, ovvero tutte le forme di meditazione. Questo è il segreto della migliore alimentazione per gli over sessantacinque.

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