Cosa non mangiare per la pancia gonfia: elimina certi cibi
Se siamo interessati da gonfiore addominale, sensazione di pesantezza e nausea, forse dovremmo prestare maggiore attenzione a ciò che mangiamo. Il gonfiore addominale è quasi sempre causato da un’alimentazione sbagliata, ricca di elementi fermentativi che creano gas, oltre a piccoli crampi e insopportabili inestetismi.
L’aria in eccesso, nello stomaco e nell’intestino, può essere contrastata grazie ad alcuni alimenti, ma cosa dobbiamo evitare di assumere e quali cibi vanno limitati?
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Cibi da eliminare per il gonfiore addominale
Se soffriamo di pancia gonfia dobbiamo porre la nostra attenzione su alimenti da evitare e altri da ridurre.
Tra i cibi da evitare ci sono sicuramente quelli ricchi di gas artificiali come le bibite gassate e zuccherate (junk drinks), gli spumanti e i vini frizzanti.
Anche bere dei succhi di frutta andrebbe evitato, in quanto questi contengono già naturalmente del fruttosio, zucchero responsabile di fermentazione nell’intestino. Lo zucchero, in realtà, va evitato quasi sempre soprattutto in alimenti come creme, biscotti, meringhe, merendine, pasticcini, gelatine e via dicendo.
Anche altri alimenti dolcificati con polialcoli (sorbitolo, mannitolo, xilitolo) non vanno bene. È questo il caso delle gomme da masticare e delle caramelle. Lo stesso dicasi per alimenti industriali molto lievitati come il pane in cassetta oppure per salse elaborate come maionese, ketchup, senape e salsa barbecue. Se siamo pieni d’aria, meglio evitare cibi ricchi d’aria come frappé, frullati e panna montata.
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Pancia gonfia: quali cibi vanno limitati
Per contrastare il gonfiore addominale, è bene ridurre il consumo (in quantità e frequenza) di alcuni alimenti comunemente ritenuti ‘sani’, ma che possono concorrere a far gonfiare la pancia. Quali?
In primis, occhio ai legumi. Ceci, fagioli, lenticchie, fave e soia sono notoriamente degli alimenti che creano ‘aria’ nella pancia. Questi alimenti andrebbero consumati in maniera limitata e soprattutto senza buccia, quindi frullati o passati con il passaverdure.
Riduciamo anche l’aria prodotta da tutta la famiglia delle crucifere, che comprende ortaggi come rape, cavolo verza, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo nero e rosso, cavolini di Bruxelles, broccoli e cime di rapa. Per quanto facciano bene, riduciamo al minimo anche il consumo di cipolle, cardi, peperoni e aglio.
A produrre molta aria sono anche i latticini (soprattutto i prodotti caseari freschi) e gli insaccati come salame, mortadella, salsiccia, zampone e cotechino. Mangiamo pochissime castagne e riduciamo al minimo il consumo di frutta secca oleaginosa come noci, nocciole, mandorle, arachidi e anacardi.
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Un paio di regole da osservare
Nel caso di consumo limitato di questi alimenti, è bene osservare alcuni accorgimenti per ridurre ancora di più la creazione di aria nell’addome. Viene sempre consigliato di masticare lentamente e bocca chiusa per evitare l’ingestione di ulteriore aria. Meglio non parlare mentre si porta il boccone alla bocca o mentre si mastica.
Per evitare la formazione di gas, è bene non sdraiarsi subito dopo aver consumato il pasto ma effettuare una breve passeggiata per coadiuvare la digestione. Sempre per ridurre l’ingestione di aria, riduciamo anche il fumo dopo ogni pasto.
Meglio invece, su indicazione del medico, assumere un prodotto come del carbone vegetale, dell’argilla o il simeticone, sostanze in grado di intrappolare nella propria struttura chimica le sostanze gassose facilitandone così l’eliminazione.
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