Celiachia

Lo sapevi che il numero di persone che si sentono male quando mangiano la pizza, gli spaghetti o il pane sta crescendo a vista d’occhio?

Dei circa 600.000 casi attualmente presenti in italia, solo un terzo sa di essere celiaco, invece circa 400.000 persone lo ignorano, e questo è un dato davvero preoccupante. Tanto è vero che l’AIC tiene continuamente sotto controllo sia le statistiche relative ai dati circa la capacità di diagnosticare rapidamente sia quelli relativi alla giusta procedura che si deve attuare al fine di capire se la persona sia allergica ad una proteina contenuta nel grano ed in altri cereali.

Cosa è la Celiachia?

Questa proteina si chiama glutine ed ormai sta causando non pochi problemi! Il glutine infatti, attiva una reazione immunitaria nell’intestino che danneggia le sue pareti interne, impedendo l’assorbimento dei nutrienti, pertanto la celiaca è una malattia a decorso cronico e si configura come una vera e propria reazione di attacco all’organismo stesso! Oltre al disagio, ai sintomi che si manifestano quotidianamente nella persona celiaca, è bene affacciarci alla panoramica delle altre conseguenze a lungo termine: malnutrizione, anemia, osteoporosi, disturbi del sistema nervoso e problemi di fertilità.

Come si diagnostica e cura la Celiachia

Proprio per questi motivi l’AIC si impegna quotidianamente allo scopo di ridurre il tempo tra la diagnosi e il numero dei celiaci che ancora oggi non sanno di esserlo! Per essere sicuri di essere celiaci dobbiamo avere una conferma positiva attraverso l’esecuzione di una biopsia (prelievo) del tessuto chiamato mucosa duodenale e di una indagine nel sangue che trovi degl:

  • autoanticorpi chiamat,
  • anti-endomisio,
  • anti-gliadina,
  • anticorpo transglutaminasi antitissutale.

Sintomi della Celiachia: cosa fare

E noi cosa possiamo fare? La conoscenza basata sulla corretta informazione costituisce già una fetta della risoluzione di questa situazione. “ se non sai cosa e dove cercare, non troverai risposte differenti da quelle che già conosci”.

Prima di tutto quindi, credo di doverti spiegare quali potrebbero essere i campanelli d’allarme (ricordando che essi possono variare da una persona all’altra) per farti rivolgere ad un medico competente, col quale impostare velocemente una strategia diagnostica:

  1. dolore addominale 
  2. depressione
  3. diarrea
  4. dermatite erpetiforme 
  5. irritabilità
  6. perdita di peso
  7. affaticamento
  8. anemia
  9. gonfiore addominale
  10. gas

Sintetizzando le conseguenze quindi dobbiamo riconoscerne due categorie, la prima rappresentata dai sintomi di malnutrizione tra cui: perdita di peso, deficit di più vitamine e minerali, indebolimento osseo fino alla osteoporosi, anemia per carenza di ferro, e ritardo puberale con statura inferiore alla norma; la seconda caratterizzata da sintomi da malassorbimento come dolore addominale, diarrea, irritabilità etc.

Quindi, se sei celiaco o se quando mangi un alimento contenete glutine, si presentano in modo acuto uno o più tra questi sintomi, dovrai evitare assolutamente questa proteina, in tal modo riuscirai a non manifestare su di te i sintomi della malattia e sarai in gradi di prevenire ulteriori danni all’intestino tenue, alla qualità della tua vita quotidiana, e alla tua vita “di relazione” con l’altro.

Come puoi con l’alimentazione risolvere la celiachia: cosa mangiare

L’alimentazione quotidiana di un celiaco oggi è molto più semplice da seguire rispetto a qualche anno fa, lo sapevi?
Oggi esistono molti prodotti in commercio che semplificano la vita, nel senso che sarà più semplice capire sia dall’etichetta, se puoi o meno mangiare un alimento, e poi abbiamo a disposizione moltissimi cibi preparati dalle aziende che si sono specializzate proprio in questo ambito!

Tuttavia è estremamente cruciale imparare a leggere le etichette correttamente e scegliere alimenti che naturalmente non contengono glutine, piuttosto che alimenti molto “elaborati o contenenti ingredienti artificiali” procediamo con ordine quindi! Nelle prossime check-list ti elenco tutti gli alimenti consentiti, a rischio e da evitare:
frutta ed ortaggi consentiti:


• frutta fresca tutta •
frutta secca: noci e nocciole, noci brasiliane, pinoli, pistacchi, anacardi, mandorle, arachidi e castagne a rischio
frutta candida , sciroppata, secca, tostata con olio vegetale
• vietati • frutta secca infarinata.

Verdure e Legumi permessi • tutti i tipi di ortaggi e verdura • tutti i tipi di legumi secchi • lenticchie, cicerchia, fave, lupini, soia, fagioli, carrube, ceci, , fave • funghi freschi e secchi • olive a rischio • snack a base di patatine • preparati per zuppe, passati, minestroni e minestre di legumi • istantanei a base di purè di patata • alcuni tipi ortaggi surgelati (es. patate prefritte, contorni misti, purea di patate) vietati • verdure impanate e infarinate con ingredienti vietati • preparati per zuppe, passati, minestre di legumi con farro, orzo ed altri cereali vietati (surgelati pronti per l’uso da cuocere liofilizzati) • minestroni con stessa composizione precedente

Cereali
permessi: in chicchi o derivati • riso, mais, chicchi di mais, crema di mais, crema di riso, tapioca, grano saraceno, manioca, miglio, soia, pasta di riso, mais, tapioca, soia, manioca • prodotti dietetici preparati totalmente privi di glutine ( senza amido di frumento) a rischio • amido, amido nativo, amido in tutte le sue varianti • malto, maltosio, estratti di malto, destrosio, maltodestrine • crema di riso, semolino di riso, farina e amido di riso • farina di castagne, ceci, cocco, farina di grano saraceno, mandorle, miglio, sesamo, soia , farina precotta ed istantanea per preparare la polenta (per possibile contaminazione durante la preparazione • riso, soia, tapioca senza aggiunta di malto, fiocchi di mais, prodotti tipo risotto pronto in busta, aromatizzato o surgelato dubbi amaranto, frumento, segale, avena, orzo, farro, kamut, sorgo glutine di: frumento, segale, avena, orzo, farro, kamut, sorgo.

Latticini consentiti • latte fresco, a lunga conservazione, formaggi freschi e stagionati, yogurt, panna a rischio • yogurt di soia, yogurt alla frutta e aromatizzato, latte aromatizzato, condensato, con fibre. • formaggi: light, a crosta, fusi, spalmabili, formaggini, apanna a lunga conservazione (da cucina, da montare, spray) • formaggio di soia • crema vegetale sostitutiva della panna vietati • latte e yogurt al malto • formaggi erborinati ( roquefort, gorgonzola)

Carne, Pesce, Uova permessi • uova • pollame, tutti i tipi di carne, prosciutto crudo • pesce, molluschi, crostacei a rischio • arrosti pronti • carne in scatola, ragù di carne confezionati, trippa in scatola, surimi • insaccati e salumi crudi, cotti, freschi e stagionati: • salame, wurstell, bresaola, prosciutto cotto, speck, bresaola, mortadella, pancetta, salsiccia, zampone, vietati carne e pesce freschi e/o surgelati con aggiunta di farina e/o pangrattato hamburger di carne o pesce freschi o surgelati con aggiunta di farina o pangrattato impanati di carne o pesce o infarinati come le scaloppine o con aggiunta di salse addensate con farine vietate

Dolci
permessi • dolci e torte preparati con le farine e gli ingredienti permessi • merendine, wafer, snack dietetici ,biscotti, dolci, totalmente privi di glutine (senza amido di frumento) • zucchero semolato bianco, miele, liquirizia pura e radice a rischio • zucchero a velo e vanigliato • sciroppo d’acero e melassa • bevande e dessert alla soia e cioccolato o cacao • caramelle in generale e alla liquirizia, lecca lecca, confetti, caramelle di gelatina, marron glasse, marzapane, • chewing-gum • marzapane • cioccolato, praline di cioccolato, cioccolatini, • creme dessert, o da spalmare, mousse, • gelateria confezionati semilavorati per gelaterie vietati • barrette al muesli • pasticcini, merendine snack, biscotti, dolci, torte, wafer • biscotti e dolci dietetici con tracce di glutine (con amido di frumento) • cono e cialde per gelato .

Grassi e condimenti permessi • olio evo(extra vergine), di arachidi, girasole, soia, vinaccioli, palma, cartamo • lardo, strutto, burro a rischio • margarina, burro di arachidi, grasso vegetale, olio di semi vari • olio vegetale, di germe di grano, grasso vegetale, • tamari, miso di riso, tempeh

Bevande
permessi • vino bianco, rosso, rosato; vin santo, champagne, spumante, bevande gassate • distillati: acquavite (oppure grappa di vino), • te’, camomilla, tisane, caffè, decaffeinato, a rischio • bevande di riso, di soia, light, gassate • bevande analcoliche al tè, al caffè, caffè solubile, latte di mandorle, sciroppi, succhi • preparati solubili per tè, camomilla, tisane • sciroppi, miscele per frappe • vietati • bevande contenenti malto, orzo, avena, grano segale, soia, caffè d’orzo, surrogati del caffè contenenti orzo, segale, avena, grano; • miscele di cereali tostati.

Brodi, Minestre, Zuppe permessi • zuppe, passati e minestre preparate con gli ingredienti di alimenti permessi, brodo di verdura di carne a rischio • preparati per zuppe, passati, minestroni e minestre di legumi (surgelati pronti per l’uso da cuocere liofilizzati), preparati per brodo, dadi, estratti di carne vietati • preparati per zuppe, passati, minestroni e minestre di legumi con farro, orzo ed altri cereali vietati (surgelati pronti per l’uso da cuocere liofilizzati).

Spezie e Aromi Vari Alimenti permessi • • sott’olio di: oliva, extra vergine, oliva, arachidi, mais, soia, girasole, vinaccioli, sott’aceto di vino • spezie, aceto di vino, sale, pepe, spezie aromatiche • semi di: lino, papavero, girasole, zucca, cumino sesamo, • * sughi e salse preparati con gli ingredienti permessi, pesto a rischio sciroppo di glucosio, pappa reale, dolcificanti • aceto di frutta e di cereali, sughi e pesto pronti • gelificanti, agenti di distacco, addensanti, gelatina, aromi, colla di pesce, estratto di lievito, lecitina di soia, salsa di soia, mostarda, miscele per arrosti e pietanze • aromi, salse, maionese, paté, pasta di acciughe, zafferano vietati • besciamella

Quanto mangiare

Naturalmente per le dosi dovremo considerare differentemente donne e uomini, tuttavia per avere una idea leggi lo schema qui sotto riportato:

donna (dose per un pasto) cereali: 60/80 gr c.a proteine: 100/ 150 gr se carne; 200 gr se pesce; 2 se uova; 100/ 150 gr se legumi; 100 gr se soia ortaggi: 150/ 250 gr -uomo (dose per un pasto) cereali: 80/ 150 gr proteine: 150/ 200 gr ortaggi: 250/ 350 gr

donna colazione e spuntini componente liquida: 300 ml di tè verde in foglie/ 200 ml latte di cereale componente solida: -30 gr di pane di cereali a basso IG o derivati + burro ghee+ composta di frutta -oppure snack proteico 30 gr c.a -centrifugato -oppure 40 gr cereali o muesli + frutta secca -oppure 2 gallette con burro ghee e salmone o bresaola o polpo -oppure un uovo e 2 gallette -crema Budwig 40 gr -crostatina di cereale a basso IG -una manciata di semi misti tostati

uomo colazione e spuntini componente liquida: 350 ml di tè verde o 300 ml latte di cereale componente solida: -60 gr di pane di cereali a basso IG o derivati + burro ghee+ composta di frutta -una omelette o frittata di due uova e ortaggi -shaker proteico o frullato proteico -60 gr pane di cereali a bassi IG e 60 gr c.a di salmone, polpo, bresaola -piadina a basso IG con una fonte proteica -snack dolce o salato iperproteico 60 gr -cocco in scaglie essiccato

A chi andare per risolvere il problema dell’insorgere della celiachia

Proprio a causa della complessità sia diagnostica che terapeutica anticipate in precedenza, la figura professionale di riferimento non può che essere il medico dietologo o nutrizionista.

Se è vero che molte volte siamo portati a considerare che il cibo non abbia un “potere particolare” nel modificare la biochimica del nostro organismo, è assolutamente doveroso cancellare questa equazione dalla nostra mente. Tutto ciò che introduciamo nella bocca, passa attraverso il nostro sistema gastroenterico e questo è ovviamente vascolarizzato pertanto nel sangue troveremo tutta una serie di modificazioni proprio relative a ciò che abbiamo introdotto precedentemente.

E’ per questo motivo che esiste la frase ”siamo ciò che mangiamo”, il punto è che all’interno del nostro corpo, tutto è collegato ed interagisce con tutto. Se ad esempio mangio un cibo spazzatura perchè ad alto indice glicemico, nel mio sangue assisterò ad una serie di modifiche come ad esempio una iniziale impennata del glucosio, che sarà modificata poco dopo attraverso la liberazione di una molecola chiamata insulina.

Ma spesso subito dopo un pasto ricco di carboidrati raffinati si ha voglia di dormire e ci si farebbe volentieri una pennichella, non è vero? E come pensi di sentirti se subito dopo devi essere concentrato sul lavoro? Lo sappiamo bene tutti cosa accade!

Nel caso specifico della Celiachia, non sarà sufficiente tenere a mente la lista degli alimenti concessi o vietati, sarà opportuno attuare delle scelte nutrizionali e di comportamento atte a farti rischiare meno le conseguenze acute relative ad alimenti o abbinamenti errati; ma dovresti concentrarti anche su evitare le conseguenze croniche della Celiachia mal gestita, di queste ti ho accennato all’inizio.

Inoltre molte persone affette da Celiachia tendono, se lasciate gestirsi in autonomia, ad ingrassare, lo hai notato? Uno dei motivi è anche legato al fatto che non sanno come leggere correttamente le etichette, perché ovviamente nessuno lo ha mai insegnato loro. La soluzione purtroppo, non risiede solo nel comprare e mangiare cibi senza glutine, perché la questione è molto più articolata da gestire.

Inoltre il celiaco ha bisogno di imparare a conoscere le principali nozioni circa gli indici glicemici degli alimenti perché non è funzionale per la salute commettere errori che determinano continuamente un aumento del carico glicemico finale del pasto. Tutto questo accade perché sovente gli alimenti confezionati privi di glutine, sono ricchi di fecola di patate, di sciroppo di mais o glucosio, cioè elementi che determinano rialzi glicemici, andando a richiedere una continua ed eccessiva messa in circolo nel sangue della insulina!

Alla luce di quanto ti ho appena detto, e credimi è solo una piccola parte delle considerazioni che dovremmo affrontare, diventa imperativo assumere un atteggiamento consapevole e scegliere un percorso educativo piuttosto che una semplice dieta.
Ma se compaiono alcuni dei sintomi della Celiaca come li gestirai?

Come imparare impostare la composizione dei piatti in sicurezza ed autonomia? Come evitare il rialzo del carico glicemico? Da chi imparare la lettura delle tabelle e delle etichette? Le risposte a questi ed altri interrogativi saranno per te automatiche semplici e divertenti da attuare solo se avrai acquisito nuove competenze ed abilità. Questi temi ed argomenti, insieme agli schemi nutrizionali, fanno parte del percorso consulenziale e di allenamento che ho pensato proprio in questo caso specifico. 

Per un primo consulto nutrizionale, contattami subito senza impegno.